giovedì 30 marzo 2017

Confronto con chi incensa l'accoglienza di immigrati

Ci siamo posti una domanda: coloro i quali incensano l'accoglienza di immigrati, parrebbe alcuni vengano raccolti in acque territoriali di stato altrui, non già internazionali o  nazionali, sarebbero disposti a condurre un confronto ?

Alla luce di eventi recenti e non, perché non assumersi la responsabilità  di presentarsi colà e trasferire alla popolazione locale delle competenze qualificanti per tendere a raggiungere una propria indipendenza ? 

Evidentemente a coloro i quali ne facciano richiesta, nulla da imporre, senza ferire la loro dignità .

Quanto sopra, per certi versi, si riferisce ad una delle mie vicende personali, in questo caso occorsa qualche anno addietro, ove, ad una presentazione pubblica di un progetto umanitario, ancorché di raccolta fondi, mi mossi al termine nella direzione della referente, presentandomi sebbene attorniata da estremo timore reverenziale, ed auspicandogli concretamente la mia volontarietà alla partecipazione progettuale: mi ero reso disponibile a mie spese di giungere in questo paese del Sud America, mettermi a disposizione verso le persone in loco e trasfondere quelle competenze tecniche che, concretamente, avrebbero concorso ad un loro ben-essere, senza nulla richiedere, più volte, a livello di compenso economico, viste le persone coinvolte ; mi stupì la risposta "Non è possibile" . 

Questa risposta negativa ossia non era possibile per Lei, mi domando retoricamente : le persone del luogo, socialmente coinvolte, avessero potuto scegliere, ritengo la loro risposta potesse essere affermativa ."

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